16 Marzo 2021

Gender parity nel 2021 – Women’s Empowerment: quanto siamo lontani dal colmare il divario?

L’inizio di marzo segna tradizionalmente la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, tuttavia la Gender parity nel 2021 rappresenta purtroppo un sogno ancora lontano.

L’inizio di marzo segna tradizionalmente la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, tuttavia la Gender parity nel 2021 rappresenta purtroppo un sogno ancora lontano. Se pensate che parlare di questo tema nel 2021 sia oramai superato, cambierete idea entro la fine di questo articolo: basti pensare che secondo il Global Gender Gap Report 2020 le donne raggiungeranno la parità solamente tra cento anni.

Sembra molto tempo vero? Ma lo scenario relativo del tema del Women’s Empowerment diventa ancora più drammatico se aggiungiamo che questa previsione riguarda solo le donne in ambito politico e non consideriamo gli altri settori del mercato del lavoro. Ad esempio, per quanto riguarda la partecipazione e le opportunità economiche, la Gender parity sprofonda al 57,8%, il che significa che per la parità femminile, le donne dovranno aspettare 257 anni.

Donne e lavoro: il soffitto di cristallo

La causa del divario globale nella partecipazione economica e nelle opportunità va identificata nella bassissima presenza delle donne nel mercato del lavoro rispetto agli uomini: mentre il 78% degli uomini adulti ha un impiego lavorativo, la percentuale per le donne scende al 55%. I dati sono ancora meno ottimistici se restringiamo la nostra ricerca analizzando i livelli di anzianità. Infatti, a livello globale, solo il 18,2% delle aziende è guidato da una donna e in media solo il 22,3% dei membri dei consigli di amministrazione nei paesi OCSE sono donne.

Concentriamoci ora su due settori che conosciamo bene, il settore IT e quello farmaceutico. Nell’IT, il Global Gender Gap Report 2020 afferma che a livello globale nelle aree di cloud computing, ingegneria & dati e AI, le donne rappresentano rispettivamente il 12%, 15% e 26% della forza lavoro. Come se non bastasse, se ci spostiamo in Italia, le donne ricoprono solo il 20% dei ruoli di leadership nelle principali aziende IT. Nell’industria farmaceutica la situazione non sembra essere molto diversa: secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità 7 operatori sanitari su 10 sono donne, ma meno di 3 su 10 di questi ricoprono una posizione di leadership.

La situazione è peggiorata dopo la diffusione del Coronavirus e tutto ciò che ne ha conseguito: il peso della pandemia per quanto riguarda l’occupazione ha colpito di fatto le donne in maniera più grave. Basti pensare che in Italia, secondo l’ISTAT il calo nell’occupazione nel mese di dicembre è stato quasi esclusivamente femminile, i lavoratori sono scesi di 101 mila unità e di questi 99 mila sono donne.

Un divario economico

Passando a un altro tema caldo, quello economico, ci viene nuovamente confermato che la Gender Parity nel 2021 è una lontana chimera, poiché le disparità finanziarie sono in costante aumento.

Infatti, il Rapporto afferma che oltre il 40% del divario salariale e oltre il 50% del divario di reddito sono ancora da colmare. Questo significa non solo che le donne in posizioni simili a quelle degli uomini (per anzianità e livelli di competenza) sono pagate meno, ma anche che le disparità di reddito sono più grandi di quelle salariali.

Una questione culturale

Resta inteso che il quadro che andremo ad analizzare è una conseguenza di ciò che abbiamo appena scritto sopra, ovvero della sottorappresentazione delle donne nei ruoli di leadership e nei segmenti emergenti e altamente remunerativi dell’economia come l’IT.

Le disparità finanziarie trovano anche altre cause: per esempio, le donne hanno meno probabilità degli uomini di guadagnare denaro da attività non lavorative come gli investimenti finanziari. Oltre a questo, in molti paesi le donne sono semplicemente ostacolate nell’aprire un’attività, in quanto non hanno praticamente accesso al capitale o non hanno neppure il diritto di aprire un conto bancario.

Inoltre, per quanto incredibile possa sembrare al giorno d’oggi, anche nei paesi più virtuosi le donne hanno una quantità molto più alta di responsabilità domestiche rispetto agli uomini. In altre parole, in nessun posto al mondo gli uomini passano la stessa quantità di tempo delle donne nel lavoro domestico. E – ovviamente – stiamo parlando di lavoro non retribuito.

Da tutti questi dati e situazioni analizzate si deduce che la disparità di genere nel mondo del lavoro è solo la cima di un iceberg che trova le sue fondamenta in una società ancora restia a dare alle donne le stesse opportunità degli uomini. Ciò di cui le donne hanno bisogno per raggiungere la Gender parity nel 2021, sono politiche che offrano soluzioni funzionali alle esigenze domestiche e che riequilibrino il peso dei compiti domestici tra uomini e donne, come asili nido all’interno delle aziende, lavoro flessibile regolato o congedi di paternità.

Il lato positivo

Eppure esistono delle eccezioni, come Özlem Türeci, co-fondatrice di BionTech, o Silvia Candiani, CEO di Microsoft Italia solo per citarne alcune, insieme ad altre donne sorprendenti che potete trovare elencate nell’Healthcare Technology Report, con una classifica delle 25 migliori donne leader nella biotecnologia del 2020.

Questo piccolo spaccato dovrebbe farci riflettere sul fatto che la crescita economica e la competitività delle imprese in tutto il mondo, dipendono strettamente dallo sviluppo e dall’impiego delle donne, le quali – vale la pena ricordarlo – rappresentano la metà del talento disponibile in tutto il mondo.

Naturalmente quando parliamo di donne&talenti non vogliamo riferirci solo delle donne che hanno salito la scala del successo, ma anche e soprattutto di quelle che ogni giorno sono intorno a noi e lavorano, studiano, gestiscono le loro famiglie, si divertono e combattono ogni giorno le disparità.

Trueblue, sempre attenta all’innovazione in molti aspetti del mercato del lavoro, dimostra di essere pioniera anche in questo contesto, in quanto l’occupazione è cresciuta di circa il 15% nel 2020 e la metà dei dipendenti di Trueblue sono donne.

Per dare ancora più valore a questa tematica, in occasione della Giornata Internazionale della Donna Trueblue ha pubblicato un podcast che ha visto come ospiti Lara Marchesano, Scientific Regulatory & Compliance Officer di Gedeon Richter, e Martina Fiore, Marketing Manager di Trueblue. Se siete curiosi di scoprire di più sulla storia di queste due donne di successo e le loro opinioni sul ruolo delle donne nella società di oggi, ascoltate il podcast “Stories from the IT World: 8th March | Women&Tech – let’s talk about it!”

Torna al blog