4 Marzo 2021

Turn on the microphones! Comunicare al tempo del COVID-19

Per far fronte alla crisi e al disagio che ha cambiato completamente le nostre abitudini, liberi professionisti e aziende hanno dovuto dare un’accelerata ai processi di digitalizzazione interni ed esterni, specialmente per comunicare efficacemente con i propri clienti.

Comunicare al tempo del Covid-19

Comunicare al tempo del Covid-19 ha obbligato molti liberi professionisti e aziende a rivedere il modo di comunicare con i loro clienti. Dopo un primo periodo speso a caccia delle piattaforme migliori, meeting infiniti ma soprattutto grande senso di smarrimento, è arrivata un’impennata in termini di produttività ed efficienza che ci ha fatto capire che, forse, anche da questa drammatica situazione, qualcosa possiamo imparare e migliorare nel nostro modo di lavorare.

Cos’è cambiato

Il cambiamento che ha più segnato tutti noi è stata l’impossibilità di vederci, la mancanza di contatto fisico ha escluso quindi tutte quelle gestualità che comunicavano al nostro interlocutore disponibilità, empatia, sicurezza e davano quindi la possibilità di trasmettere dei messaggi nel modo più semplice del mondo, ovvero grazie al nostro corpo.

Le espressioni facciali, la voce, il tatto, la postura, l’abbigliamento, tutto è stato sostituito da foto profilo, sfondi animati e microfoni che si accendono e spengono all’occorrenza.

Diciamoci la verità, chi di voi non ha mai sentito la fatidica frase “sei in muto!” durante un meeting? Appunto.

Questa prima fase ha scatenato una rincorsa ai mezzi digitali, al fine di non compromettere i fatturati e mantenere salvi i posti di lavoro. Inevitabilmente, purtroppo alcuni settori sono stati colpiti più di altri, ma chi alla fine ha trovato il modo di reinventarsi e comunicare con i propri clienti, è riuscito ad emergere e adattare il proprio business facendo del digitale il punto di forza.

Comunicare al tempo del Covid-19

Qual è stata la reazione

Le direzioni che i professionisti e le aziende hanno intrapreso sono state diverse: chi ha aumentato l’utilizzo dei canali digitali grazie a e-mail, ADV e così via, chi ha introdotto o sviluppato soluzioni specifiche per poter effettuare Remote Call.

Non è stato facile, in quanto si è dovuto affrontare un cambio velocissimo del modo di lavorare: ad esempio, questo è stato particolarmente significativo per coloro che operano in ambito farmaceutico come gli informatori scientifici, i quali sono abituati ed effettuare visite in presenza e che hanno subito un impatto sull’efficacia del proprio operato inizialmente disastroso.

Per far fronte alle nuove esigenze in ambito digital, in Trueblue abbiamo pensato ad una soluzione interamente dedicata ai mercati Pharma & Life Science per dare la possibilità agli informatori scientifici delle aziende di creare un punto di contatto con i medici durante il periodo di lockdown.

Ciò ha permesso loro innanzitutto di comunicare al tempo del Covid-19 in maniera efficace, e contemporaneamente di aumentare la produttività, grazie all’utilizzo di una strategia multicanale.

Comunicare al tempo del Covid-19

Il ruolo fondamentale dell’AI in questo cambio di comunicazione

Al fine di facilitare l’adozione di questo cambiamento nel modo di comunicare, alcune aziende hanno introdotto l’Intelligenza Artificiale, non solo come acceleratore verso il digital, ma anche come elemento portante di un cambio radicale che comprende un nuovo modo di fare business duraturo nel tempo.

L’88% dei manager italiani ritiene che far leva sull’intelligenza artificiale (AI) consenta di raggiungere i propri obiettivi di crescita e quasi tutti considerano l’AI un fattore strategico. La stragrande maggioranza ritiene che per ottenere un ritorno sugli investimenti in AI sia necessario scalarla all’interno dell’organizzazione. Tuttavia, il 77% riconosce di avere difficoltà nel farlo. Inoltre, tre manager su quattro ritengono che, non scalando l’AI nei prossimi cinque anni, metterebbero a rischio il proprio business.

FONTE: Accenture: AI: FATTA PER SCALARE Massimizzare il ritorno sugli investimenti in AI

Comunicare al tempo del Covid-19

A conferma del fatto che l’Intelligenza Artificiale non può e non deve rappresentare una soluzione momentanea per far fronte alla crisi che stiamo vivendo ma, piuttosto, un valore aggiunto strategico, in grado di cambiare in maniera importante una serie di processi interni che comprendono non solo la strategia ma anche l’operatività, in ottica di raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Ed è In questo scenario che si colloca la significativa collaborazione di Trueblue con Microsoft che ci ha permesso di realizzare un prodotto fully driven by AI, in grado di colmare il gap fra strategia ed esecuzione grazie ad un approccio completamente multicanale di Smart Customer Engagement in cui l’esperienza utente diventa semplice e intuitiva.

La Digital Transformation unita all’innovazione in termini di Intelligenza Artificiale si conferma quindi protagonista di una nuova normalità, quella attuale ma anche quella futura, in grado di rivoluzionare positivamente il modo di lavorare delle aziende farmaceutiche.

Conclusione

Imparare a comunicare al tempo del Covid-19 è stato sicuramente sfidante per moltissime realtà, ma non impossibile.

I fan del digitale e della tecnologia come me staranno sicuramente apprezzando il potenziale derivante da questa accelerazione che ci consente di misurare e analizzare cosa e come comunichiamo, ma soprattutto di correggere le nostre azioni rapidamente, grazie alla disponibilità di dati a supporto.

Naturalmente, sarebbe stato meglio giungere a questo cambiamento senza dover attendere una pandemia globale.

Un forte abbraccio a tutti coloro che in questa pandemia hanno dovuto affrontare il COVID-19 o perso persone care. Siamo sempre stati un popolo di combattenti, usciremo anche da questo momento.

Luca Caucchioli

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